Ebbene sì, anch’io sono entrata nel tunnel del lievito madre. Solo chi ci è dentro potrà capire come ci si sente a coccolarlo, perché si tratta proprio di coccole e lui ti ricambia con prelibatezze uniche!
Oggi non avevo in programma di impastare, era domenica…poi invece aprendo il frigo mi sono accorta che il mio lievito era arrivato quasi all’orlo del suo contenitore e allora…che fare? Mi sono messa a cercare sul web perché sapevo dell’esistenza di ricette che non hanno bisogno del rinfresco prima del suo utilizzo.
Avevo trovato quella dei crakers, ma poi mi sono imbattuta in questo magnifico pane e fatti due conti con i tempi di riposo, mi sono detta: si può fare!
Al via la planetaria con gli ingredienti:
gr. 300 farina manitoba
gr. 100 lievito madre non rinfrescato
gr. 150 acqua
1/2 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di sale fino
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
farina di semola per il piano di lavoro
Esecuzione
Nella planetaria con il gancio versare farina, lievito madre a pezzetti, zucchero, acqua e olio e far girare a vel. 1 per amalgamare bene gli ingredienti (se necessario aggiungere un cucchiaio di acqua), proseguire per altri 5 minuti a vel. 2.
Unire il sale e proseguire per altri 5 minuti.
Rovesciare il composto in una ciotola unta di olio, coprire con della pellicola e far lievitare al caldo per 3 ore.
Trascorso questo tempo rovesciare l’impasto su una tavola cosparsa con farina di semola di grano duro, dividere in 4 pezzi e formare delle palline, schiacciarle, come per fare la pizza, adagiare su carta forno e far lievitare per altre 3 ore.
Preriscaldare il forno funzione ventilato a 180 gradi,
spolverizzare con farina di semola e cuocere per circa 15 minuti.
E’ sofficissimo ed ha un profumo… sicuramente da provare!
Al prossimo pasticcio,
Paola e le torte