Paola e le torte

Pinsa romana

 

La pinsa romana, è fatta da un impasto leggero a base di farina di frumento, riso e soia. Questa volta anzichè usarle tutte e tre come avevo già fatto qualche tempo fa, ho provato la farina PETRA 5010 per pinsa.

Per questa ricetta, ho seguito le dosi indicate dal sito del Mulino Quaglia, variando solo piccoli dettagli nell’esecuzione.

INGREDIENTI  per 5 pinse

ESECUZIONE IMPASTO

Disporre tutta la farina,  600 g di acqua, il lievito di birra e il malto nella planetaria o in una capiente ciotola e impastare sino a far formare la maglia glutinica.

Aggiungere il sale, la restante acqua lentamente e alla fine l’olio continuando a impastare a bassa velocità sino ad ottenere una consistenza liscia e omogenea. Controllare la temperatura di chiusura dell’impasto che dev’essere di 26/27 gradi.

Trasferire l’impasto in un contenitore capiente idoneo per la lievitazione leggermente oliato. Chiudere con coperchio o pellicola e lasciarlo riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti.

Porre quindi il recipiente in frigo a 4 gradi per almeno 24 ore.

Trascorso il tempo di maturazione in frigo, farlo acclimatare e suddividerlo in 5 parti uguali (usare la bilancia).

Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro cosparso abbondantemente di farina di semola.

Formare quindi dei panetti oblunghi e porli a lievitare su leccarde ben insemolate. Coprire con pellicola da cucina o con telo da lievitazione e far lievitare per 4 o 5 ore, devono raddoppiare di volume.

Stenderle sempre sul piano cosparso di semola.

Trasferire su teglia coperta di carta da forno e condire con un filo di olio.

Procedere alla prima fase di cottura infornando in forno preriscaldato statico a 220 gradi per 6/7 minuti senza farcitura o comunque sino a quando inizieranno a dorarsi in superficie.

Cuocere tutte le pinse e lasciarle raffreddare su una griglia.

Procedere quindi con la seconda cottura: farcire a piacere e riportare in forno al massimo della temperatura per 5 minuti circa in modo da ultimare la cottura e rendere la crosta esterna della pinsa più croccante.

Può essere farcita come più ci piace, io ho usato polpa di pomodoro Mutti, pomodorini e mozzarella di bufala.

Mortadella, burrata e granella di pistacchio (naturalmente questi ingredienti non vanno cotti)

Polpa di pomodoro Mutti, mozzarella di bufala e prosciutto di Parma.

Le altre due le ho lasciate bianche tipo focaccia.

Buonissime anche scaldate il giorno successivo.

Al prossimo pasticcio,

Paola e le torte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pinsa romanaultima modifica: 2021-01-06T22:48:23+01:00da
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